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Aste telematiche: tutto quello che c’è da sapere

aste telematiche

Dal 10 aprile le aste giudiziarie diventano aste telematiche. Sono infatti trascorsi 90 giorni dalla pubblicazione del Dm 5 dicembre 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio) che accertava la “piena funzionalità dei servizi del Portale delle vendite pubbliche”.

Cosa significa? Significa, fondamentalmente, che la modalità di svolgimento dell’asta avverrà per via telematica, ovvero online.

Questo per alcuni motivi principali. L’intento del legislatore è inserito in un disegno normativo e culturale che ha l’obiettivo di rendere più snello ed efficiente il sistema nel suo complesso. Si riducono così i tempi del processo esecutivo con un notevole risparmio di risorse.

Le regole perciò cambiano: la pubblicità dovrà ora essere effettuata obbligatoriamente sul portale delle vendite pubbliche. A breve, inoltre, la presentazione dell’offerta ed il deposito cauzionale dovranno essere effettuate utilizzando esclusivamente la piattaforma messa a disposizione dal Ministero per le aste telematiche.

 

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Aste telematiche: quali sono gli obiettivi?

Il primo obiettivo è di aumentare il numero dei possibili offerenti per singola asta. Non dovendosi più recare fisicamente presso il tribunale, la procedura potrà essere svolta comodamente da qualsiasi luogo con connessione internet.

I vantaggi però non riguardano solo gli offerenti, ma tutti gli attori coinvolti nelle aste telematiche. Infatti, crescendo il numero degli offerenti ed aumentando la concorrenza tra di essi, si potranno raggiungere prezzi di aggiudicazione più alti e tempi di realizzo più brevi.

Il secondo obiettivo è quello di veicolare tutte le esecuzioni italiane passando da un unico canale digitale. Le aste telematiche consentiranno al Ministero di raccogliere dati ufficiali e trasparenti per una efficiente gestione del mercato dei crediti. Questo porterà un vantaggio economico per tutto il Paese.

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Aste telematiche: come si svolgono?

Le aste telematiche, dal 10 aprile quindi, si svolgeranno secondo tre diverse modalità:

– VENDITA SINCRONA TELEMATICA. Durante l’asta telematica è possibile effettuare rilanci esclusivamente se in un dato momento sono connessi alla piattaforma il giudice, o il delegato alla vendita e tutti gli offerenti.

-VENDITA ASINCRONA TELEMATICA. i rilanci vengono formulati in un lasso temporale predeterminato. Non è necessaria la simultanea connessione del giudice o del professionista delegato alla vendita e degli offerenti. Il portale avviserà gli offerenti di ogni rilancio successivo e, al termine dell’asta telematica, l’immobile sarà aggiudicato al miglior offerente.

-VENDITA SINCRONA MISTA. i rilanci possono essere effettuati nello stesso momento sia in via telematica sia in Tribunale, comparendo innanzi al giudice, o dal delegato. Il referente della procedura inserirà all’interno del portale i dati delle offerte e dei rilanci presentati con modalità tradizionale. L’asta ha luogo in tempo reale tra gli offerenti collegati alla piattaforma e gli offerenti fisicamente presenti presso lo studio del professionista delegato.

 

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Aste telematiche: cosa cambierà nel breve periodo?

Ad oggi mancano ancora delle indicazioni operative comuni sulla tipologia di asta da adottare.   Mancano inoltre indicazioni su come individuare gli operatori che gestiranno ogni singola asta telematica.

In questo momento, per ottimizzare l’efficienza della procedura esecutiva, i professionisti e gli operatori del settore si stanno confrontando. Il fine è quello di introdurre una prassi quanto più uniforme possibile fra tutti i 140 tribunali italiani.

 

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